Ci sono prove che Leonardo Da Vinci visitò la Val Trompia, la valle in cui si trova Beretta, fin dal 1526.

Probabilmente Da Vinci disegnò una mappa dettagliata intorno al 1510, indicando la distanza in miglia tra gli insediamenti e la presenza di una "miniera di ferro" nella parte alta della valle. C'è anche uno schizzo dei mantici utilizzati per alimentare la fucina. Infine, lo schizzo per l'altare maggiore della chiesa di San Francesco d'Assisi a Brescia, probabile primo passo della commissione di Francesco Sanson a Leonardo da Vinci, mai realizzata e successivamente affidata al Romanino.


Celebrazione di un genio

Fabbrica d'Armi Pietro Beretta ha creato un set unico per celebrare questo legame: una coppia di fucili sovrapposti SL3 splendidamente incisi, il cui petto di bascula raffigura l'autoritratto del vecchio Da Vinci su un fucile e la Gioconda sull'altro.

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Incisione unica

Le incisioni sono state realizzate con le tecniche di punta e martello e del bulino. Il set è completato da una valigetta in pelle realizzata nel PB Custom Atelier, impreziosita da una riproduzione pirografata dell'uomo vitruviano.

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La firma

La firma di Leonardo Da Vinci è stata incisa sulle canne con la tecnica della rimessa in oro. Anche la guardia del grilletto è stata impreziosita con una scritta che riporta l'anno della sua morte, il 1519, l'anno di creazione del fucile e il 500° anniversario, sempre con la tecnica della rimessa in oro. Per il calcio e l'astina è stato scelto un legno di noce rosso di alta qualità per ricordare la tecnica grafica "a sanguigna" che Leonardo adottava.

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Il tocco finale

Due dei temi più famosi della pittura di Leonardo, il suo autoritratto e la Gioconda, sono stati inseriti nella cornice dell'incisione floreale della bascula. La firma di Leonardo Da Vinci è stata incisa sulle canne con la tecnica dellla rimessa in oro.

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